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Acis and Galatea,
catalogata come HWV 49a, risale al periodo in cui Handel soggiornò nella
dimora di
James Brydges, Duca di Chandos, a Cannons, dal 1717 al 1719 circa,
dove ricoprì il ruolo di direttore musicale.
E' classificato come masque (breve spettacolo tipicamente inglese, di corte,
in cui si mescolano recitazione, canto - solista e corale - danza, portato
ai massimi splendori da Purcell).
Acis and Galatea è una favola pastorale, che poteva essere inscenata
o data in forma di concerto, con un tema tratto dalla mitologia greca. Il
libretto di
John
Gay, a cui collaborarono Alexander Pope e John Hughes, è tratto molto
fedelmente dalle Metamorfosi di Ovidio.
Già durante il suo soggiorno
italiano, dieci anni prima a Napoli, Handel aveva composto una serenata per
il matrimonio del Duca d'Alvito chiamata Aci, Galatea e Polifemo, HWV
72, basata sullo stesso mito, ma fu la versione inglese ad ottenere un
successo popolare e Handel ne produsse parecchi spettacoli, in varie
versioni.
La prima esecuzione avvenne presumibilmente presso la dimora del Duca nel
maggio del 1718. La partitura originale prevedeva quattro personaggi:
Acis
(tenore)
Galatea (soprano)
Damon (tenore)
Polyphemus (basso)
ma non si
conoscono gli interpreti di quella rappresentazione privata.
La prima rappresentazione pubblica in un teatro londinese avvenne il 26
marzo 1731 al Theatre Royal di Lincoln's Inn Fields, a beneficio del tenore
Philip Rochetti. Handel inserì la figura di Coridon:
Acis:
Mr. Philip Rochetti, tenore
Galatea: Mrs. Wright, soprano
Polifemo: Mr. Richard Leveridge, basso
Coridon: Mr. Legar [o Laguerre]
Damon: Mr. Thomas Salway, tenore
Bisogna sapere che il 17 e 19 maggio del 1733 andò in scena al New (Little)
Theatre di Haymarket l'Acis and Galatea di Handel, ma senza la sua
autorizzazione. Le compagnia che promosse l'impresa era capitanata dal padre
del compositore
Thomas Augustine Arne, Thomas
senior, e si avvaleva della collaborazione dei figli, in particolare di
Susanna, futura
Mrs Cibber, che in seguito si
esibì in molte produzioni handeliane; ecco il cast:
Acis:
Thomas Mountier
Galatea: Susanna Arne
Damon: Susanna Mason
Polifemo: Gustavus Waltz
Come
si può notare c'era il basso
Gustavus Waltz, il "cuoco" di
Handel. La compagnia metteva in scena delle produzioni inglesi, pescando il
materiale dove e come potevano, non esitando a piratare lavori di altri.
La reazione del sassone non tardò: il 5 giugno 1732 il King's Theatre
reclamizzava:
"Una Serenata chiamata Acis e Galatea. Precedentemente composta da Mr
Handel, e ora revisionata da lui, con molte aggiunte; e realizzata da un
gran numero delle migliori Voci e Strumenti."
Per
essere sicuro di attirare il pubblico al suo spettacolo sottraendolo alla
compagnia rivale, Handel aveva pensato bene di offrire un potente richiamo
dato dai suoi cantanti italiani, ben più famosi degli sconosciuti Arne.
Inoltre rimaneggiò pesantemente la partitura fondendola con la serenata
Aci, Galatea e Polifemo del periodo napoletano e aggiunse parecchi
personaggi.
Così il 10 giugno andò in scena una Acis e Galatea ibrida (HWV 49B),
con elaborate scenografie ma senza azione: ecco il cast di quella
rappresentazione
Acis:
Signor Senesino, castrato contralto
Galatea: Signora Strada, soprano
Polifemo: Signor Montagnana, basso
Damon: Signor Campioli, castrato contralto
Clori: Mrs Robinson, soprano
Silvio: Signor Pinacci, tenore
Filli: Signora Bagnolesi, contralto
Dorinda: Signora Bertolli, mezzo-soprano
Eurilla: Mrs Davis, soprano
Nonostante qualche perplessità per la cattiva dizione dei cantanti nelle
parti inglesi, fu un grande successo e la compagnia rivale dovette subito
sospendere la "sua" Acis.
Ancora una volta Handel aveva piegato i rivali, ma così aveva pure generato
un "mostro" bilingue nel quale scompariva tutta la grazia, la raffinata
poesia musicale delle favole, quella italiana e quella inglese, originali a
favore di un grottesco "guazzabuglio" linguistico.
L'anno seguente
per un'esecuzione ad Oxford, Handel rimaneggiò ancora la
partitura, ma il sistema bilingue rimase ancora qualche anno fino al 1739
quando, venuti meno i cantanti italiani,
la versione mista
venne abbandonata per tornare a quella interamente inglese.
Il 1733 fu un anno difficile per Handel che si trovò a dover fronteggiare un
grave colpo messo a segno contro di lui dalla compagnia rivale, l'Opera
della Nobiltà che in pratica gli aveva sottratto tutti i suoi più famosi
cantanti: solo la Strada rimase con lui (in effetti pare che l'Opera della
Nobiltà non la volle).
Lang sostiene che:
"Durante un soggiorno di una settimana ad Oxford per ricoprire il ruolo del
basso dovette promuovere il suo cuoco Gustavus Waltz dalla cucina al
palcoscenico. Si è parlato molto di questa mossa "disperata", ma l’unica
prova che ne dimostrerebbe la verità è un riferimento forse scherzoso di
Handel al «mio cuoco» Gustavus Waltz. Naturalmente è possibile che
l’ospitale e generoso Handel avesse offerto un posto a Waltz, un tedesco
emigrato e senza lavoro. Waltz aveva un’educazione musicale, ma era un
attore più che un cantante e certo non era in grado di sostituire Montagnana;
eppure cantò in ruoli importanti di basso, con evidente soddisfazione
dell’autore. Il cast era completato dal soprano signora Weight e dal tenore
Philip Rocchetti che aveva già cantato in Aci e Galatea; c’erano inoltre
Thomas Salway, un tenore molto popolare, e il controtenore Walter Powell,
uno studente locale meritevole che si era unito alla compagnia per la durata
del soggiorno a Oxford. Così tutti i cantanti di Handel, salvo la Strada,
erano inglesi".
Ecco
il cast di quella rappresentazione:
Acis:
Walter Powell, controtenore
Galatea: Anna Strada, soprano
Polifemo: Gustavus Waltz, basso
Dorino: Philip Rocchetti, tenore
Clori: Mrs. Wright, soprano
Filli: Thomas Salway, tenore
Sylvio: Thomas Salway, tenore
Eurilla: Mrs. Wright, soprano
Da
notare che in questa esecuzione Acis era un controtenore.
Argomento
Aci è
un bellissimo pastore amato dalla ninfa Galatea, che per lui ha
sdegnosamente respinto l'amore del ciclope Polifemo.
Un coro di pastori preannuncia l'incontro dei due giovani innamorati, che
entrano in scena cantando ciascuno un'aria in cui è espresso l'amore per
l'altro e, infine, un duetto in cui si promettono fedeltà eterna.
Preannunciato da un coro di pastori atterriti, giunge Polifemo, che sempre
innamorato di Galatea, esprime il suo furore per l'amoroso abbandono dei due
giovani gridando e sradicando alberi.
Su suggerimento
dei pastori diventa gentile e corteggia Galatea.
Aci, nonostante Galatea lo preghi di desistere,
sfida a duello Polifemo, che, staccato un pezzo di rupe, la getta addosso al
rivale uccidendolo.
Galatea piange la scomparsa dell'amato; i pastori le suggeriscono di
trasformarlo in una fonte d'acqua che possa perennemente cantarle il suo
amore.
Il Libretto
Discografia
Acis and Galatea - media
A cura
di Rodrigo
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