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Musica di George
Frideric Handel
Libretto di Charles Jennens, dalla Bibbia
Sul
finire del 1741 ad Handel si presentò l'occasione di partire per Dublino, dove il
viceré dell'Irlanda lo chiamò a condurre dei concerti di beneficenza, e
Handel,
"con l'obbiettivo di offrire a quella generosa nazione qualcosa
nuovo", portò
con se la partitura di un
nuovo oratorio
composto in
meno di
24 giorni,
il MESSIAH.
L’oratorio si basa su una serie di profezie bibliche e meditazioni sulla
venuta del Cristo Salvatore che riscatterà l’umanità dall’annientamento
della morte.
Handel lo compose per quattro voci
soliste: SATB, alternate o connesse ai cori da recitativi secchi, ariosi, un
breve quartetto e un duetto.
Riutilizzò anche del vecchio materiale: per
esempio, il coro "For unto us a Child is born" si rifà ad uno dei suoi
duetti italiani ed il celebre Alleluia è un rimaneggiamento di un coro
proveniente da uno delle sue opere dove un pagano rendeva grazie al dio
Bacco!
A dispetto di ciò e analogamente ad Israel in Egypt, dove sono
state individuate tracce di musiche altrui, Handel trasfigura tali
prestiti,
infondendovi nuova vita, fino a raggiungere i splendidi risultati che
sappiamo. L'immensa popolarità di questa
composizione, non solo da vivente ma anche negli anni che seguirono la sua
morte, mostra con quanta sensibilità melodica Hendel guardasse al futuro.
Proprio Alleluia diventa « termine di paragone delle cause che
resero Handel più moderno rispetto a Bach. La trama del brano sottolinea la
scomparsa assoluta d’ogni residuo gotico; ritmo e melodia permeano l’antico
contrappunto delle nuove leggi armoniche ».
Nell'aprile del 1742,
MESSIAH
venne rappresentato a Dublino, nel mezzo di
eccitazioni deliranti. La sala era riempita a dismisura: si era chiesto, per
l'opportunità, alle signore di non portare delle gonne a cerchi e, agli
uomini, di non portare la spada per fare più di posto, mentre centinaia
dovettero ascoltare dalle finestre e dalle porte. Sembra che fu una delle
rare volte nella storia dove una grande opera fu percepita immediatamente
nel suo pieno valore.
L'anno
seguente Handel rientrò in Inghilterra e di nuovo dovette subire
l'indifferenza dell'aristocrazia: paragonata alla prima dublinese, la rappresentazione a Londra fu un insuccesso, anche se pare che il re Georgio II
ne fu
talmente commosso che per tutta la durata dell'Alleluia si alzò in
piedi, ovviamente imitato da tutto il pubblico; quella di alzarsi in segno
di rispetto durante l'esecuzione
del mitico coro divenne così una consuetudine tramandata fino ai giorni
nostri in molti paesi anglosassoni. Tuttavia, solamente dopo alcuni anni il
MESSIAH
entrò nel cuore dei
londinesi e questo, dopo che Handel ebbe istituito una serie di concerti per
beneficenza, dove egli stesso durante gli intermezzi degli oratori soleva esibirsi
improvvisando all’organo. Questi concerti portarono all’apice la sua
reputazione: intorno al 1750, Handel raggiunse la sicurezza di una
supremazia indiscussa e ammirata.
Il Libretto del Messiah
Messiah in video
Il Castello Nelahozeves, nei pressi
di Praga, dove è custodito un manoscritto del Messiah che riporta
annotazioni e variazioni nell'orchestrazione apportate da Mozart.
A cura di Rodrigo
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