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Fu il basso
che tra il 1720 e il 1728 rivestì il ruolo di basso principale nella ROYAL
ACCADEMY. Già anni prima aveva interpretato il
ruolo di Pallante in Agrippina (1709)
e di
Argante in
Rinaldo (1711), che si adattavano bene al suo temperamento impetuoso e
alla sua voce "tonante", perfetta per i ruoli di guerriero e di tiranno
arrogante, violento e vagamente satanico.
Sembra che fosse un po' tirannico non solo sulla scena: si legge in un poema di James Miller,
il librettista di JOSEPH AND HIS BRETHREN, oratorio di Handel, "e, come Boschi, sia sempre in
collera". Benchè Leone in TAMERLANO
(1724) non sia nè un tiranno, nè un bandito, Winton
Dean considera la sua unica aria come "tipica della musica di Handel
scritta per Boschi: un allegro caloroso in 4/4, in una tonalità minore in
bemolle, con una parte di violino energico".
Nelle 15 opere che gli dedicò, Handel compose per lui solo
un'aria lenta nel SIROE
(1726) dove interpretò
Cosroe.
Altri suoi ruoli furono: Achilla in
Giulio Cesare, (1725), Garibaldo in Rodelinda
(1725), Ernando in Scipione (1726), Clito in
Alessandro (1726), Ercole
in Admeto (1727), Isacio in Ricardo I, 1727,
e Araspe in Tolomeo (1728).
Nel momento in cui si chiuse la ROYAL ACCADEMY, Boschi ritornò in Italia. Quando
Handel riprese le sue rappresentazioni d'opera teatrale nel 1729-1730
ingaggiò, nel corso della terza
stagione, il veneziano
Antonio Montagnana
come basso principale.
Boschi era sposato con la contralto
Francesca Vanini.
A cura di Arsace
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