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Autore dei libretti per il
Theater am Gänsemarkt ad
Amburgo all'inizio del XVII secolo, Feustking scrisse per Handel i
libretti di
Almira e
Nero.
Riguardo alla prima,
agli elogi della critica per la musica, si unirono alcune
perplessità per il testo reso da Feustking, su un libretto di Giulio
Pancieri, già musicato nel 1691 a Venezia da Giuseppe Boniventi.
Feustking replicò alle critiche con un rabbioso pamphlet: "Ostilio
biasimato a causa di Almira", a difesa sia della «
musica artistica di Herr Händel
» sia dei versi, onorati da approvazione
ed elogio « delle, persone avvedute »,
liquidando la questione con la perentoria affermazione che criticare
il testo « è
segno di maliziosa irragionevolezza o di irragionevole malizia ».
Analogamente con Nero, i versi di Feustking risultarono
talmente scadenti che, secondo Chrysander, lo stesso Handel li criticò: « non c’è nessuno spirito nei versi e a musicarne di simili si prova
solo fastidio
».
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A cura di Rodrigo
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