Riccardo Tiberia, (qui sopra nella foto da li stesso concessa) nato a Ceccano "Frosinone", il 9.12.1992, si è
diplomato "cum laude"
in Organo e Composizione Organistica presso il
Conservatorio di Musica "Licinio Refice" di Frosinone, sotto la
guida del Maestro
Alessandro Albenga.
Sempre nel Conservatorio di Frosinone, ha studiato Improvvisazione
organistica con il M. Concezio Panone, partecipando Come esecutore al
seminario di quest'ultimo su Max Reger.
Sempre Attualmente frequenta il
Master of Arts in Music Performance
nel
Conservatorio di Lugano, con il Maestro Stefano Molardi ed il biennio in
Clavicembalo e tastiere storiche nel Conservatorio di Frosinone con il
M. Chiara Tiboni.
Dall'anno 2008 ha iniziato la sua attività Concertistica Come Solista,
in assiemi ed accompagnatore in Italia, partecipando ad importanti
rassegne organistiche quali la VII Festa organistica nella costiera
amalfitana, Roma Festival barocco, la VIII edizione del Frescobaldi
International of music di Roma ed al maggio musicale a Trieste.
Ha approfondito il repertorio romantico francesecon
il M. Daniel Matrone (organista titolare in San Luigi dei Francesi a
Roma) ed ha partecipato a corsi di perfezionamento di altri repertori
con i maestri: Luc Ponet, Elisa Teglia, Liuwe Tamminga, Edoardo
Bellottie Ludger Lohmann. Ha registrato diversi dischi per le Edizione
Paoline (Padre Amorth l'esorcista e Lolek il giovane Wojtyla) scritte e
dirette dal M. Sandro Di Stefano.
Ha videoregistrato il brano "Cenacolo Vinciano"scritto
dal M. Antonia Sarcina per Organo, nel Conservatorio Licinio Reficedi
Frosinone nel settembre del 2015.
Negli ultimi due anni ha intensificato la sua attività di Concertista,
con una serie di Concerti da organista solista, su organi storici in
varie parti d'Italia.
Direttamente eseguita da un organo originale
del 1736, sito presso la chiesa di San Giovanni Battista della città di
Ceccano,
presentiamo alcuni video dove Riccardo oltre a presentare la
"voce strumentale" dello strumento, spiegando alcune caratteristiche dell'organo.
Da dire che questo organo si è salvato dall'ampliamento della chiesa
avvenuto nel periodo ottocentesco in quanto egli fu solo spostato dalla
posizione iniziale settecentesca, molto più vicina all'altare maggiore.
Altra particolarità dello strumento sta nel fatto che sui legni, che compongono la
balaustra della terrazza sopraelevata dove risiede, vi
sono le scritte dei nomi dei cantanti d'epoca per segnare il loro posto
quando dovevano esibirsi in chiesa.
Riccardo si è dilettato anche a
suonare la Sonata in do minore, n. IV
di Giovanni Battista Pescetti, prima interamente, poi per
apprezzare le voci dell'organo, sono riproposte altre 2 versioni del
movimento centrale variando il registro dell'organo.