Boschetto molto originale: qui, l'architettura assume un carattere preminente, dovuto alla realizzazione di Mansart su un lavoro di Le Nôtre.

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Quello che possiamo ammirare attualmente è un peristiglio formato da 32 colonne ioniche di marmi differenti. Esse accanto a dei pilastri in marmo proveniente dal Languedoc, sostengono delle arcate, sopra le quali sfoggia una cornice bianca in marmo, decorata con 32 vasi, posti in corrispondenza delle colonne.

Fra un arco ed un altro a congiunzione del gioco simmetrico delle arcate, vi sono delle sculture in altorilievo, che raffigurano putti musicisti: palese testimonianza che questo boschetto era dedicato ad ospitare come una Sala i concerti musicali.

Per ogni arcata, è posta una vasca che sfoggia una colonna d'Acqua durante i Grandi Giochi d'Acqua.

Il Colonnato fu costruito tra il 1685 ed il 1688, a rimpiazzo di un boschetto ombroso percorso da ruscelli serpeggiato tra piccoli isolotti.  

Il Boschetto delle Sorgenti, creato da Le Nôtre nel 1679, non era più in scala con un Palazzo divenuto la residenza ufficiale del Re e della Corte. 

Nondimeno, desideroso di preservare questo piccolo gioiello campestre, Luigi XIV lo fece trasferire nei giardini della sua residenza privata del Grand Trianon. 

In luogo e sul posto, Jules Hardouin Mansart mise a segno questa immensa e luminosa realizzazione circolare, delimitata da una arcata di 32 colonne in marmo e adornata da vasche d’acqua zampillante.

Quando il Re volle sapere l’opinione di André Le Nôtre su questa pianificazione,  si sentì rispondere: “Ebbene, Sire.. che volete che vi dica? Di un muratore voi avete un giardiniere e vi ha dato un assaggio del suo mestiere”.

Quale che sia stato il livello di confidenza che aveva col Re, non è però certo che Le Nôtre avesse parlato con così tanta disinvoltura.

Ma la leggenda del buon giardiniere dalla libera parola e sincera amico del Re si nutre di innumerevoli aneddoti continui, ripresi ed abbelliti. 

La sua semplicità e la sua assenza di maniere si verificarono ancora in occasione della sua elevazione al rango di Nobile, nel 1675, quando le Nôtre scelse per blasone tre lumache e un cavolfiore!

Il 15 settembre 1700, giorno della sua morte, il Mercure Galant annotava:  

“Il Re ha appena perso un uomo raro, e zelante nel suo servizio, e molto singolare nella sua arte, e che gli faceva onore….. Mai un uomo conosceva meglio di lui tutto ciò che poteva contribuire alla bellezza dei giardini”.

Tuttavia nel 1700 il maestro di Versailles era già da molto tempo passato la mano: Hardouin Mansart comandava tutto. 

Lentamente ma certamente egli eclissava le fantasie più barocche del suo predecessore (Le Nôtre appunto) per far trionfare un gusto classico ed puro, preferito da Luigi XIV alla fine della sua vita.

 

Al centro della Colonnata circolare è posta la scultura che rappresenta Plutone che rapisce Proserpina (opera del 1699 di Giradon: l'originale è stato posto al riparo al Louvre).

Coysevox, Tuby, Le Hongre, Le Conte, Mazière e Granier: ecco lo schieramento di scultori che hanno partecipato per la realizzazione dell'Insieme.

Durante i Meravigliosi Giochi d'acqua notturni, che si concludono ogni anno con fine Agosto (momento in cui il Bacino di Nettuno diventa teatro di spettacoli, solo poche volte degni del Palazzo che si vede alle spalle, seduti nella platea antistante il bacino), Il boschetto delle Colonnade assume un ruolo assolutamente surreale....

A cura di

Arsace da Versailles e Faustina da Versailles

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