Considerato dai suoi coevi come un personaggio ambizioso e
sornione, dedicandosi alla chimica e a delle pratiche occulte, Filippo, Secondo Duca
d’Orléans, fu sospettato di aver avvelenato una parte della discendenza di suo
zio Luigi XIV al fine di impossessarsi del Trono.
Oggi, se lo si scagiona dai crimini immaginari, si tende a
dipingerlo comunque come un debole libertino titolato, che si disinteressava dello Stato. Si era già incontrato il suo nome, nel resoconto
relativo ai giorni
di agonia e morte del Re Sole, e si era accennato di come le
disposizioni di Luigi XIV sul successore reggente furono disilluse, dal momento
che il potere lo prese Philippe d’Orléans, suo nipote di primo grado e non dai
figli legittimati del Re. Riguardo la Reggenza, che Philippe esercitò dal 1715 al 1722, essa è piuttosto percepita in tempi moderni come una epoca di piaceri futili, frutto di una società raffinata, certamente, ma profondamente corrotta, mentre si moltiplicavano nel popolo i segni precursori della rivoluzione: si riconoscono i temi del celebre film del 1975 di Berthrand Tavernier “Che la festa inizi”.
Filippo II, Duca de Chartres, poi d’Orléans, era il figlio di
Filippo
d’Orléans, fratello di Luigi XIV, detto Monsieur, e della
seconda moglie, Elisabeth Charlotte, detta Liselotte, figlia dell’elettore
Palatino.
Sicuramente era una copia strana: Monsieur, era esile,
delicato, gay, Madame, mascolina, grassa, impetuosa e schietta. La Principessa Palatina ci ha lasciato una truculenta
corrispondenza di parecchie migliaia di lettere che sono prelibatezze per gli
storici e per un pubblico aperto. Tutti e due ebbero tre figli: Alexandre, Duca di Valois, il 2 giugno 1673, Philippe, Duca di Chartres, il 2 agosto 1674, Elisabeth Charlotte, detta “Mademoiselle de Chartres”, il 13 settembre
1676. La morta prematura del primogenito a 3 anni fece del cadetto
l’erede del ramo degli Orléans. Bambino dalla salute delicata, Philippe fu allevato con
qualche ragazzo d’onore, fra cui Louis de Rouvroy, Visconte di Chartres, il
futuro Duca di Saint-Simon, che ha abbozzato di lui un ritratto molto profondo
nelle sue MEMOIRES. Come ogni Principe della famiglia Reale, ricevette una
educazione erudita, con un governatore, un precettore e sottoprecettore, il
celebre abate Guillaume Dubois, che esercitò una influenza importante sul suo
allievo. Segue a oppure torna all'Indice del Reggente
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