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A Napoli operò come autore di opere buffe in dialetto
napoletano, una delle quali, LO' NGIEGNO DE LE FEMMINE gli procurò una
ragguardevole notorietà; si trasferì in Spagna circa 2 anni dopo: nel 1728
fu a Valencia dal 1728 come maestro di cappella del viceré, principe di
Campofiorito.
Nel 1731 operò a Madrid dove compose, per i vari teatri della città, opere,
zarzuelas e musica di scena senza ottenere, malgrado insistenti tentativi,
un incarico fisso.
Nel 1747, quando Ferdinando VI, grande appassionato di spettacoli
melodrammatici, fu incoronato, conseguì la nomina di direttore d’orchestra
del Teatro del Buen Retiro, condividendo la carica con F. Courcelle e G. B.
Mele.
Nella Madrid governata, per quel che concerneva la politica teatrale dal
Marchese Annibale Scotti, ambasciatore del duca di Parma, ma soprattutto dal
1719, per nomina regia, “protettore dei cantanti italiani”, Corradini ebbe
una posizione di rilievo insieme al concittadino G. B. Mele e al piacentino
Courcelle, italianizzato in Corselli. In Spagna era già attivo, dal 1720,
Giacomo Facco, che presto però si ritirò nell'ombra, sostituendo l’attività
di compositore con quella di violinista nella Real Cappella. Nell'ambiente
spagnolo anteriore all’arrivo di
Farinelli, Corradini realizzò il disegno di Scotti di diffusione in
terra iberica dell'opera di gusto italiano, la cui fama era molto grande già
dal 1703. In quell'anno infatti venne rappresentata un'opera da parte di una
composizione di cantanti italiani chiamati da Filippo V. Nel lavoro, dal
titolo LA GUERRA Y LA PAZ ENTRE LOS ELEMENTOS, vi è il personaggio di
Truffaldino, da cui l'epiteto di “trufaldines” con cui gli spagnoli
indicarono genericamente i cantanti italiani.
Per quel che riguarda Corradini, dopo il debutto a Valencia e quello
successivo al Teatro de la Cruz in Madrid di CON AMOR NO HAY LIBERTAD,
“melodrama harmonico al estilo de Italia”, egli fornì dal 1731 al 1737 ben 5
di 9 lavori, alcuni dei quali rappresentati da compagnie di soli cantanti
spagnoli al Teatro dei Canos del Peral. Nella stessa sede egli fece eseguire
ancora nel 1745, l'OLIMPIADE, in onore al suo vecchio protettore.
Sebbene i titoli dei suoi melodrammi portano spesso l'indicazione “opera
spagnola” o ancor più zarzuela, genere cui si dedicò in particolar modo
all’inizio della sua carriera spagnola, si trattava per la maggior parte di
adattamenti al gusto e alla lingua iberica del meccanismo teatrale italiano,
come è chiaramente evidenziato da un suo lavoro del 1745, LA MAS HEROICA
AMISTAD Y EL AMOR MAS VERDADERO, traduzione de L'OLIMPIADE di
Metastasio. Comunque per dimostrare anche il suo tentativo di adeguarsi
anche al repertorio locale, Corradini musicò anche 6 AUTOS SACRAMENTALES di
Calderòn.
Nel 1737, con l’arrivo di Farinelli, si allargò molto lo spazio teatrale
dedicato all’opera italiana e nel 1747 alla triade Corradini, Corselli, Mele
fu affidato il “pasticcio” inaugurale della nuova gestione del Buen Retiro,
LA CLEMENCIA DE TITO, così come il successivo POLIFEMO.
In entrambi i lavori, Corradini fu l’unico a fregiarsi nel libretto del
titolo di “Maestro de la Real Capilla y de sus Altezas los Reales Infantes”,
ma egli non fece forse in tempo ad approfittare della nuova favorevole
atmosfera venutasi a creare.
Dal 1749, dopo appena due anni dall’ottenimento dell’incarico fisso di
direttore dell'orchestra del Buen Retiro, condiviso con Corselli e Mele, si
perde ogni notizia di Corradini.
Composizioni
Opere teatrali
LO ‘NGIEGNO DE LE FEMMINE (Napoli, 1724);
L'ARACOLO DE DEJANA (libretto F. A. Tullio, Napoli 1725);
IL PREMIO DELL'INNOCENZA OVVERO LE PERDITE DELL’INGANNO (C. De Palma,
Napoli, 1725);
FOLLA REAL (Valencia, 1728);
LA DORINDA (Valencia, 1728);
CON AMOR NON HAY LIBERTAD (J.de Canizares; 1731);
DAR EL SER EL HIJO AL PADRE (1736);
EL SER NOBLE ES OBRAR BIEN (1736);
LA CLICIE (J.de Canizares, 1739);
LA ELISA (1739);
EL THEQUELI (1744);
LA MAS HEROICA AMISTAD Y EL AMOR MAS VERDADERO (titolo spagnolo per
l’Olimpiade di Metastasio, 1745); MARGARITA DA CORTONA (1745);
LA CLEMENCIA DE TITO, in collaborazione con Courcelle e Mele (1747);
POLIFEMO (P. Rolli; 1748).
Inoltre
5 ZARZUELE,
15 commedie con musica;
musica per 6 AUTOS SACRAMENTALES di Calderòn.
A cura di
Arsace
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