Composto da Handel nel giugno del 1747, ebbe la sua prima rappresentazione il 23 Marzo 1748, quindi dopo il JOSHUA. La Casarini era Cleopatra, la Sibilla era Aspasia, La Galli era Alessandro, Lowe interpretava Jonathan, mentre il basso Reinhold teneva il ruolo di Tolomeo. E' proprio in relazione al successo indiscusso del JUDAH MACCABEUS, che Handel decise di collaborare ancora col reverendo Thomas Morell, per dare un seguito alla vicenda del JUDAS, traendo la trama, militare e molto sanguinaria, dal libro dei Maccabei. L'oratorio non ottenne lo stesso successo di JUDAH; è anche questo uno dei 4 oratori militari Handeliani. La trama nel libro dei Maccabei è confusa, e Thomas Morell non riuscì molto a dipanare i punti oscuri. Trama succintaAlessandro, vittorioso Re di Siria, obbliga il monarca d'Egitto, Tolomeo, ad accettare il suo dominio. Tolomeo, fa buon viso a cattivo gioco e progetta di liberarsene, e nel suo disegno non esita a manipolare neppure la propria figlia Cleopatra, che era stata destinata in sposa ad Alessandro. Infatti Tolomeo fa rapire la figlia, cosa che fa scontrare Alessandro col Re d'Egitto: nel conflitto Alessandro viene sconfitto e cade in battaglia. il fratello di Alessandro prosegue la guerra con una spedizione punitiva, vincendo liberando gli ebrei e uccidendo Tolomeo. Alexander Balus, Re di Siria (alto) Tolomeo, Re d’Egitto (basso) Jonathan, Capo degli ebrei (tenore) Cleopatra, Figlia di Tolomeo (soprano) Aspasia, Sua Confidente (soprano) Un adulatore cortigiano (tenore) Messaggero (tenore) Altro Messaggero (basso) Coro di Israeliti Coro di Asiatici Coro di Bricconi Naturalmente per smorzare o dare respiro alla vicenda tratta dai maccabei, Thomas Morell inserì nel testo una storia d'amore che risultò molto gradita ad Handel. Purtroppo l'intreccio non è molto consistente e i versi di Morell sono stati stimati di pessima qualità: ha fatto un gran montaggio fra i versi di Milton e quelli di Shakespeare, Questo grande pot-pourri provocò delle difficoltà nel rendere in musica il libretto di Morell, e in alcuni punti Handel attinse ad alcune sue composizioni giovanili, effettuandone delle alterazioni per adattarle al testo. La storia Biblica - sunto
L'Oratorio non presenta molti cori, i quali non presentano le pesantezze contrappuntistiche, tendendo ad aspetti più operistici, e quindi a modi in disuso al tempo in cui l'oratorio andò in rappresentazione. ALEXANDER BALUS, esattamente come ATHALIA, SAMSON, THEODORA e DEBORAH, ha due popolazioni antagoniste che si fronteggiano con idiomi musicali acutamente ed acusticamente contrastanti. Secondo P. H. Lang l'oratorio ha due atti che sono inconsistenti e che rischiano di finire in una espressività superficiale, mentre il terzo atto è straordinario. Nei primi due atti infatti sono praticamente assenti gli elementi fondamentali handeliani del dramma: ossia i recitativi e i cori partecipi.
Nel terzo atto invece Handel riprende in controllo del dramma, tornando nella sua forma migliore: è Cleopatra che stimola le energie creative di Handel, che ne è molto ispirato: sebbene ci siano nella storia elementi per far ritenere che vi sia uno scontro fra il potere spirituale e quello negativo, lotta che termina secondo gli intenti moraleggianti di Thomas Morell con l'alloro per l' "ordine divino del mondo", ALEXANDER BALUS è incentrato nella tragedia di una donna, Cleopatra. Personaggio che Handel non aveva dimenticato nel suo GIULIO CESARE: così Handel venne coinvolto dagli elementi orientaleggianti, e quindi la strumentazioni si dotarono di mandolini, arpa, flauti all'organico formato da archi, oboe, fagotto tromba e timpani. Come viene trattata Cleopatra, con una profonda introspezione affettiva di donna innamorata, determina il totale eclissamento degli altri personaggi maschili dell'oratorio. Solamente Tolomeo può tenere testa alla leadership di Cleopatra: si ritiene che Handel non avesse le idee chiare sul personaggio Alessandro, che risulta anche un piacevole innamorato, ma come guerriero non è molto credibile (si veda "Mighty love"). Jonathan sembra troppo santificato per poter suscitare una qualche simpatia, giacchè le sue arie sono troppo moralistiche per poter esser mescolate col vivere quotidiano dei comuni mortali. A dispetto di tutte le critiche mosse da Lang sull'oratorio da un punto di vista drammatico, ALEXANDER BALUS raccoglie molta musica smagliante, cominciare proprio dai Cori, che si giovano delle colorature strumentali, della libertà dal peso del contrappunto rigoroso e dai ritmi vivaci. L'aspetto strumentale dell'oratorio risulta essere molto interessante, in particolar modo quella relativa al personaggio di Cleopatra: Handel tratta con simpatia i pagani, a giudicare la cura con cui nelle loro arie innesta ammalianti combinazioni di pizzicato degli archi. Gli asiatici sono presentati senza il giogo del contrappunto rigoroso, anzi sono senza contrappunto: Handel ricorre ad impiego di mezzi coloristici, dove gli strumenti scintillano, e il vivace è il ritmo consueto che contagia altri pezzi nelle vicinanze.
L'oratorio comunque al tempo di Handel ebbe una fredda accoglienza, ed ebbe due repliche: comunque non fu troppo preso in simpatia ogni volta che Handel tentò di riprenderlo. La ripresa del 1751 fu annullata a causa della morte del Principe di Galles, e l'oratorio non fu rappresentato se non una sola volta mentre era vivo Handel, nel 1754, ma in una versione moto alterata nelle parti, per adattarla ad una nuova distribuzione delle parti. Per l'oratorio ALEXANDER BALUS, Handel previde di inserire un concerto, uno dei concerti a Tre cori, quello contrassegnato dal n° di catalogazione HWV 333. Concerto a due cori no.2 in F major - HWV 333 - detto "in ALEXANDER BALUS" Movimento 1
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