Marpurg fu compositore e teorico. Come critico musicale, nel
1751/52, scrisse la prefazione alla prima edizione dell’Arte della Fuga
di J. S. Bach. Nel
suo lavoro successivo, Abhandlung von der Fuge (1753), presentò una
delle prime teorie sullo stile della fuga di Bach. Con il suo trattato
Handbuch bei dem Generalbasse und der Composition (1755) ampliò la
teoria di Rameau del
basso continuo. L’anno seguente scrisse un pamphlet critico sulla medesima
teoria di Kirnberger.
Un aneddoto su Marpurg lo si intercettata nel libro dedicato a Bach di
Buscaroli (pagina 1115 & nota n. 1, pagina 1116):
Dopo che
Marpurg aveva aperto un vero attacco al "gusto italiano"
contrapponendogli il "gusto di un immortale, come il Bach di Lipsia", un
maestro e al cui stile "particolarmente originale" nessuno straniero
poteva paragonarsi, da un giornale di Amburgo, datato 12 maggio 1750, si
sollevò una voce in difesa della musica italiana:
"Se vi vantate del signor Bach avete ragione, e sarei un toro se mi
mettessi a contestare i meriti di questo grand'uomo; ma bisogna anche
ammettere che questa musica non è fatta proprio per dilettare, e un
appassionato che non sappia di musica non arriverà mai ad apprezzare
un'armonia così difficile".
Questa risposta, in una lettera a
Telemann, fu da
Pinsendel attribuita al castrato
Filippo Finazzi. Al musico doveva rispondere con
disprezzo un opuscolo di Friedrich Agricola che con stizza scrisse: "un
castrato italiano dica pure quel che gli pare".
In quella occasione Marpurg levò invece la sua altissima
lode:
"Come la Grecia ebbe un solo Omero, e Roma un solo Virgilio, così la
Germania ha avuto un solo Bach, che, sia nell'arte della composizione che
nell'interpretazione, sull'organo o sul cembalo, non ha avuto uguali
nell'Europa intera, e non sarà mai superato da alcuno in futuro. Tutta la
famosa armonia e l'arte di Pater Martini, lo spirito e l'invenzione di un
Marcello, la melodia ed il gusto di un Geminiani, l'abilità di un Alessandro
[Scarlatti], messi insieme, non riusciranno mai a fare un solo Bach".
Ritratto fornito da Tassos Dimitriadis