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Contradditori e nebbiosi sono le notizie che si
hanno sulla prima parte della sua vita; si sa che, figlio del musicista
Carlo, intraprese i suoi studi al Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo,
assieme a G. Ursino, M. Giordano G. Greco.
Nel 1695, dopo aver ricoperto l’incarico di vicemaestro di Cappella a
Napoli, prestò servizio a Barcellona presso Carlo II d’Asburgo; morto il
regnate, nel 1700 decise di ritornare a Napoli, luogo in cui nel 1707 fu
rappresentato Il ritorno d’Ulisse in patria, che costituisce la sua unica
opera eseguita nella sua città natale.
Nel 1708 l’ascesa al trono di Spagna di Carlo III d’Asburgo permise a
Porsile di ricoprire l’incarico di maestro di Cappella a Barcellona,
rimanendo con la Regina Elisabetta anche dopo la partenza nel 1711 di Carlo
III per Vienna. Tale incarico fino ad allora può considerarsi uno dei
migliori assunti da compositori napoletani all’estero.
Porsile raggiunse Vienna nel 1713 continuando la sua attività musicale, fino
a conseguire nel 1721 il titolo di compositore di Corte, prestandovi
servizio sino al 1749.
Napoli non ebbe modo di godere delle sue composizioni in quanto sin dalla
giovane età fu chiamato a Barcellona dal vecchio Re Carlo II, che lì gli
permise di fondare il 1° Gennaio 1708 la Cappella Reale, e da lì a quella
Imperiale di Vienna nel 1713.
Fux ebbe una ottima
considerazione di Porsile che lo definì “bravo virtuoso di buon gusto”, e
Hasse - come racconta
Charles Burney
- arrivò a dire che il suo Giuseppe Riconosciuto era la più bella
musica che avesse mai ascoltato. Lo stile di Porsile presenta spesso una
scrittura musicale presenta fughette ed imitazioni, e un particolare occhio
nei cori ad uno stile polifonico. Il suo stile si esprime anche in
coloriture virtuosistiche e in una attenzione per la sottolineatura musicale
del testo, con musica sempre legata alle consuetudini del tempo in cui
visse.
Composizioni
Opere teatrali
Il ritorno di Ulisse in Patria (G. A.
Moniglia; Napoli, 1707);
Il Giorno natalizio dell’imperatrice Amalia Wilhelmina (P.Pariati;
Vienna, 1717);
La Virtù festeggiata (P.Pariati; Vienna, 1717);
Alceste (P.Pariati; Vienna, 1718);
Sisara (A. Zeno; Vienna, 1719);
Meride e Selinunte (A. Zeno; Vienna, 1721);
Il Tempio di Giano (G. C. Pasquini; Vienna, 1726);
Spartaco (G. C. Pasquini; Vienna, 1726);
Telesilla, festa teatrale (G. C. Pasquini; Vienna, 1729);
Sesostri, Re d’Egitto ovvero Le feste d’Iside (P. Parati e A. Zeno;
1737);
Oratori
Sisara (A. Zeno; 1719);
Tobia (A. Zeno; 1720);
Il zelo di Nathan (G. Velardi; 1721);
L’anima immortale creata e redenta per il cielo (B. Maddali; 1722);
Il Trionfo di Giuditta (B. Maddali; 1722);
Assalone, nemico del padre amante (1726);
L’esaltazione di Salomone ((B. Maddali; 1727);
L’Udienza a Dio (A. M. Lucchini; 1730);
La madre de’ Maccabei (1737).
Azioni sacre
Il sacrificio di Gefte (G. Salio;
1724);
Mosè liberato dal Nilo (1725);
Due Re, Roboamo e Geroboamo (F. Fozio; 1731);
Giuseppe riconosciuto (P. Metastasio; 1733).
Componimenti
da camera
Il Tempo fermato (1721);
Il Giorno Felice (1723);
Componimento a due voci (1725);
La clemenza di Cesare, servizio da camera (G. C. Pasquini; 1727);
Scipione Africano il maggiore (G. C. Pasquini; 1727);
Dialogo pastorale a 5 voci (1732);
Dialogo fra il decoro e la placidezza (G. C. Pasquini; 1732);
La fama accresciuta dalla virtù (G. C. Pasquini; 1735);
Il giudizio rivocato (G. C. Pasquini; 1737).
Inoltre:
Messe ed altra musica sacra
La Virtù e la Bellezza in lega (1722);
5 partite a tre, Divertimento a tre, pezzi per flauto e continuo.
A cura
di Arsace |
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