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Johann Joseph Fux (1660 – 1741) nacque a
Hirtenfeld, vicino a St. Morein in Stiria. Durante la sua lunga vita seppe
riscattare le umili origini - proveniva da una famiglia di contadini -
giungendo alla più alta carica che potesse ricevere un musicista di quel
paese: Kapellmeister della corte imperiale degli Asburgo.
Dopo aver iniziato abbastanza tardi gli
studi secondari presso il liceo dei Gesuiti di Graz, frequentò le
università gesuitiche di quella città (1680) e di Ingolstadt (1681), dove
ricoprì l'incarico di organista.
Non si sa nulla di lui durante il decennio che seguì il 1683. Forse
viaggiò in Italia prima di prendere servizio presso un vescovo ungherese
che risiedeva a Vienna, probabilmente l'arcivescovo di Esztergom Leopold
von Kollonitsch, presso il quale l'imperatore Leopoldo I scoprì e apprezzò
le messe scritte da Fux nello stile a cappella palestriniano.
Nel 1696 fu chiamato come organista alla Schottenkirche di Vienna, e due
anni dopo divenne Hofkomponist, compositore della corte imperiale.
Nel 1700 studiò a Roma con
Pasquini.
Nel 1701 lo ritroviamo a Vienna dove pubblicò un lavoro strumentale:
Concentus musico-instrumentalis.
Dal 1705 fu impegnato anche come vice Kapellmeister
alla cattedrale di Santo Stefano.
Dopo la morte dell’imperatore Giuseppe I, assunse nel 1711 la direzione
della cappella dell'imperatrice madre Amalie Wilhelmine. Parallelamente
sotto il regno di Carlo VI, fu vice-maestro della cappella imperiale. Nel
1712 divenne maestro di cappella alla cattedrale, e conservò queste tre
funzioni fino alla sua nomina di maestro della cappella imperiale nel
1715. Restò tuttavia ancora tre anni al servizio di Amalie Wilhelmine.
Fux quindi nella sua carriera diresse le cappelle musicali di tre
imperatori, di un'imperatrice e della cattedrale di Vienna.
Fux fu un compositore fecondo: si sono
conservate circa 500 opere, per la maggior parte lavori sacri (ottanta
messe, tre Requiem ed un vasto Tu Deum), ma anche opere, oratori, serenate
e alcuni lavori strumentali.
Oltre che come compositore, fu molto apprezzato dei suoi contemporanei
anche come teorico: il suo trattato Gradus ad Parnassum del 1725
servì come base a tutti i trattati di contrappunto fino alla nostra epoca.
Su di esso si sono formate diverse generazioni di musicisti, come Haydn e
Mozart.
Fux divideva la musica dell’epoca in due generi: le composizioni in
stylus antiquus, che si rifacevano allo stile palestriniano, senza
parti strumentali indipendenti, e quelle in stylus mixtus, dove
“ora una, due, tre voci o più, concertano con strumenti di ogni tipo, ora
si fanno sentire a coro pieno”.
I suoi lavori teorici riservavano al contrappunto un
ruolo dominante nella composizione, il che lo fece apparire un po'
antiquato già ai suoi contemporanei, esponendolo agli attacchi di spiriti
progressisti come
Johann Mattheson, che nei suoi scritti gli riservò osservazioni poco
lusinghiere.
Anche se il contrappunto costituisce la caratteristica principale della
sua scrittura, Fux non trascurò l'uso di un linguaggio musicale più
moderno; per esempio le messe composte per la cappella imperiale e la
cattedrale di Santo Stefano adottano per la maggior parte lo stylus
mixtus. Ma sono in particolare le sue 18 opere e i suoi 10 oratori
italiani a riflettere le influenze innovatrici acquisite nel periodo
trascorso in Italia. Molti dei testi musicati sono di Pietro Pariati, uno
è di Stampiglia, uno di
Zeno ed uno di
Metastasio.
L'opera
Costonza e Fortezza che fu inscenata a Praga nel 1723, nella
cornice dei festeggiamenti per l'incoronazione di Carlo VI a imperatore di
Boemia, fu quella che
ottenne il più grande successo.
Fux si dedicò anche alla musica strumentale: degna di nota è la raccolta
di sette partite, che reca il titolo di Concentus musico-instrumentalis,
del 1701.
Fux ebbe tra i suoi alunni Gottlieb Muffat, G. C. Wagenseil e
J. D. Zelenka.
Si sa molto poco di Fux come uomo, ma è indubbio che era dotato di grande
modestia. A Mattheson, che gli chiedeva notizie biografiche, rispose
semplicemente: “Potrei dire molte cose a mio favore, sul mio successo e
sui diversi incarichi che ho rivestito, ma la modestia mi impedisce di
elogiarmi. Mi accontenterò di dire che sono considerato degno di essere il
primo Kapellmeister dell’Imperatore Carlo VI.”
Le Opere teatrali
• IL FATO MONARCHICO
(Hoftheater di Vienna, 18 febbraio 1700)
• L'OFFENDERE PER AMORE, OVVERO LA TELESILLA
libretto di D. Cupeda (Hoftheater di Vienna, 26 giugno 1702)
• LA CLEMENZA D'AUGUSTO
libretto di P.A. Bernardoni (Hoftheater di Vienna, 15 novembre 1702)
• JULO ASCANIO, RE D'ALBA
libretto di P.A. Bernardoni (Hoftheater di Vienna, 19 marzo 1708)
• PULCHERIA
libretto di P.A. Bernardoni (Hoftheater di Vienna, 21 giugno 1708)
• IL MESE DI MARZO, CONSACRATO A MARTE
libretto di Silvio Stampiglia (Hoftheater di Vienna, 19 marzo 1709)
• GLI OSSEQUI DELLA NOTTE
libretto di D. Cupeda (Hoftheater di Vienna, 15 luglio 1709)
• LA DECIMA FATICA D'ERCOLE, OVVERO LA SCONFITTA DI GERIONE IN SPAGNA
libretto di G.B. Ancioni (Hoftheater di Vienna, 1 ottobre 1710)
• DAFNE IN LAURO
libretto di Pietro Pariati (Hoftheater di Vienna, 1 ottobre 1714)
• ORFEO ED EURIDICE
libretto di Pietro Pariati (Hoftheater di Vienna, 1 ottobre 1715)
• ANGELICA VINCITRICE DI ALCINA
libretto di Pietro Pariati (Vienna, 14 settembre 1716)
• DIANA PLACATA
libretto di Pietro Pariati (Hoftheater di Vienna, 19 novembre 1717)
• ELISA
libretto di Pietro Pariati (Laxenburg, 28 agosto 1719)
• PSICHE
libretto di Apostolo Zeno (Hoftheater di Vienna, 19 novembre 1720, e,
rivista, 1 ottobre 1722)
• LE NOZZE DI AURORA
libretto di Pietro Pariati (Hoftheater di Vienna, 6 ottobre 1722)
• COSTANZA E FORTEZZA
libretto di Pietro Pariati (Praga, 28 agosto 1723)
• GIUNONE PLACATA
libretto di I. Zanelli (Hoftheater di Vienna, 19 novembre 1725)
• LA CORONA D'ARIANNA
libretto di Pietro Pariati (Hoftheater di Vienna, 28 agosto 1726)
• ENEA NEGLI ELISI OVVERO IL TEMPIO DELL'ETERNITA'
libretto di Pietro Metastasio (Hoftheater di Vienna, 28 agosto 1731)
Discografia
raccomandabile
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Il Fonte della Salute
Kumiko Koike, Linda Perillo, Ursula Fiedler, Henning Voss,
Johannes Chum, Wolfgang Bankl
Weiner Akademie, dir.
Martin Haselböck
CPO
(2 CD, 1999) |
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La Deposizione dalla Croce
Dorothea Röschmann, Soile Isokoski, Derek Lee Ragin,
Helmut Wildhaber, Franz-Josef Selig
Wiener Akademie,
dir. Martin Haselböck
Novalis
(2 CD)
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Missa Corpus Christi
& Motets
David Cordier, Drew Minter, Johannes Chum, Klaus Mertens
Martin Haselböck, Weiner Akademie
CPO
(1 CD, 1997)
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Requiem
Clemencin Consort,
dir. René Clemencin
Arte Nova (1cd basso
prezzo) |
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Dafne in lauro
Dafne:
Lina Akerlund, Apollo: Gerard Lesne, Amore: Silvia Piccollo,
Mercurio: Martin Klietmann
René Clemencic, Orchestre
baroque du Renè Clemencic; Ensemble Vocal La Cappella
Nuova Era
(2 CD) |
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Concentus Musico Instrumentalis
Serenade
in C K. 352; Ouvertüren in d E. 109 & in g K. 355; Turcaria
Armonico Tributo Austria, dir. Lorenz Duftschmid
Arcana (1 CD,
1998)
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A cura di Rodrigo
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