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Rodelinda,
Regina de' Langodardi
Dramma per musica in
tre atti
Musica di George Frideric Handel,
completata il 20 Gennaio 1725
Libretto di Nicola
Francesco Haym, da Antonio Salvi (1710), da Pertharite, roi des
Lombards (1652) di Pierre Corneille
Prima
rappresentazione: 13 Febbraio 1725,
King's Theatre di Haymarket, Londra.
Cast della prima:
Rodelinda:
Francesca Cuzzoni, soprano
Bertarido: Signor
Senesino, castrato contralto
Grimoaldo:
Francesco Borosini, tenore
Eduige: Anna Vincenza Dotti, contralto
Unulfo:
Andrea Pacini, castrato contralto
Garibaldo:
Giuseppe
Maria Boschi, basso
Orchestra:
2 corni, 2
flauti dolci, flauto traverso, 2 oboi, fagotto, archi
e basso continuo.
Note:
13 rappresentazioni nella stagione.
Rodelinda fu ripresa con 4 nuove arie e un duetto nel dicembre 1725
per 8 spettacoli; poi altre 8 volte per la fine della seconda stagione
della Nuova Accademia del 1731. Venne eseguita ad Amburgo nel
novembre 1734.
Rodelinda inaugurò la
ripresa delle opere di Handel nel
XX° secolo,
il 26 giugno
1920
a
Göttingen (in una versione
rimaneggiata da Oskar Hagen).
Nella sesta stagione della Royal Academy
of Music, apertasi con TAMERLANO, Handel propose una nuova composizione,
RODELINDA: I cantanti erano i medesimi di TAMERLANO, tutti di altissimo
livello: Francesca Cuzzoni nel ruolo della protagonista, i castrati
Senesino e Andrea Pacini (Bertarido e Unulfo), il tenore Francesco
Borosini (Grimoaldo), Anna Vincenza Dotti (Eduige) e Giuseppe Boschi
(Garibaldo). Il libretto era di Nicola Haym - che collaborò spesso con
Handel in quel periodo - elaborato dal libretto di Antonio Salvi, e già
messo in musica da Giacomo Antonio Perti (Pratolino, 1710), che si
rifaceva alla tragedia “Bertharite, roi des Lombards” di Corneille (1652).
La vicenda risale ad un episodio narrato nella “Historia Langobardorum” di
Paolo Diacono e si svolge nel VII secolo a Milano.
La trama
Il trono longobardo è stato usurpato dal duca di Benevento, Grimoaldo, e
l’erede legittimo Bertarido è fuggito, lasciando la moglie Rodelinda e il
figlio Flavio. Grimoaldo, promesso alla sorella di Bertarido, Eduige,
vuole invece sposare Rodelinda, allo scopo di rafforzare il proprio
potere, ma la Regina rifiuta il progetto, piangendo il marito creduto
morto.
Garibaldo, duca di Torino, spinge Grimoaldo a spezzare il fidanzamento con
Eduige potendo così iniziare lui stesso a corteggiare la donna, che come
sorella del re può aspirare alla corona. Bertarido ritorna a Milano
mascherato: egli è commosso nel vedere il dolore della moglie sulla
propria tomba, e vorrebbe riabbracciarla, ma l’amico Unulfo gli consiglia
di mantenere segreta la propria identità, aspettando il momento propizio
per le rivelazioni. Contemporaneamente Garibaldo minaccia Rodelinda di
uccidere suo figlio, se lei non accetterà di unirsi in matrimonio con
Grimoaldo; Rodelinda non potendo rifiutare le nozze, pone come condizione
che Garibaldo sposo uccida Flavio, poiché lei non può essere nel contempo
moglie dell’usurpatore e madre del legittimo erede al trono. Grimoaldo
esita, sconvolto da questa richiesta.
Intanto accade che casualmente Eduige riconosce Bertarido mascherato,
manifestando gioia per il fatto che il fratello creduto da tutti morto
fosse in realtà vivo; sopraggiunge poi Unulfo che rassicura l’amico sulla
fedeltà della moglie, ma, quando Bertarido e Rodelinda si riuniscono,
vengono sorpresi da Grimoaldo, che non riconosce il Re usurpato e accusa
Rodelinda di infedeltà. Il “drudo” Bertarido viene condannato a morte e
incarcerato.
Tuttavia tramite l’aiuto di Eduige e Unulfo, Bertarido riesce a fuggire
dalla prigione. Questo permette a Bertarido di salvare la vita di
Grimoaldo, mentre Garibaldo si apprestava di ucciderlo nel sonno.
Grimoaldo ammette le proprie colpe e accetta di sposare Eduige, mentre
Rodelinda e il suo sposo possono riunirsi felicemente.
Libretto
Arie da Rodelinda
in video
A cura di Rodrigo,
Arsace & Rodelinda
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