|
Possedeva un registro sopranile e mezzosopranile.
Già agli inizi del XVIII° secolo, si sa che cantò a Casale
nel 1703, fece la sua vera prima rappresentazione importante nel 1709 in
relazione all’opera AGRIPPINA di Handel, interpretandone il personaggio
principale.
Partecipò ad opere presentate a Napoli ed a Firenze, in opere
quali PUBLIO CORNELIO SCIPIONE di
Carlo Francesco Pollarolo e nel PORSENNA di
Antonio
Lotti; lavorò anche con
Alessandro Scarlatti.
Nel 1719 la troviamo scritturata nel teatro di Dresda, dove
cantò in TEOFANE di Antonio Lotti; poi, ritrovata da Handel in uno dei suoi
primi viaggi in trasferta da Londra per ingaggiare cantanti per la Academy,
fu scritturata per il teatro londinese debuttando nel
Radamisto Haendeliano nel ruolo di Zenobia nel dicembre del
1720 e nel NUMITORE di
Giovanni
Porta. La Durastanti evidentemente godeva di grande considerazione a
corte se il Re e la Principessa Reale il 7 Marzo 1721 tennero a battesimo
sua figlia.
Nel 1721 si sa che cantò “Crudel, tiranno amor” di Handel nel
registro di contralto.
Intervenne anche in
Muzio, Ottone, Flavio, Giulio Cesare di Handel: Sempre al teatro di
Haymarket fino al 1724. Avendo poi a rivaleggiare con
Francesca Cuzzoni,
lasciò la città, per però farci ritorno, in SEMIRAMIDE RICONOSCIUTA, un
pasticcio, i cui soli recitativi erano di pugno handeliano, ed in altri
pasticci, tra cui CAIO FABRICIO ed ARBACE.
Nel biennio 1733/1734 fu sempre nel cast delle opere di
Handel (tra cui ricordiamo ARIANNA): dopo tale data le notizie sul suo conto
si rarefanno fino a sparire.
Il librettista
Paolo
Rolli la definì “The elephant” ...
A cura di Arsace
|
|