Carlo Francesco Pollarolo |
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( 1653 - 1723 ) |
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Nacque a Brescia verso
il 1653. Si ritiene che effettuò i suoi studi con
Legrenzi a Venezia, luogo
in cui nel 1655 diventò membro del coro nella cappella ducale di San Marco.
Carlo fu uno dei
fondamentali compositori veneziani, insieme con
Sartorio, Legrenzi e
altri posteriori a Cavalli e a
Cesti, ma si distinse anche come uno dei più
industriosi propagatori dell'opera veneziana di stampo prettamente
eroicomico in ambito europeo, riuscendo ad ottenere una fama maggiore
addirittura dello stesso
Alessandro Scarlatti: infatti i suoi lavori
teatrali, circa un'ottantina, si allestirono soprattutto a Venezia,
nell’arco di tempo compreso fra il 1680 e il 1720, ma anche in altre città
italiane e nei centri di Austria e Germania più sensibili all’apprezzamento
della scuola veneziana, tanto che già nella nota al lettore nel libro de LA
COSTANZA GELOSA NEGL’AMORI DI CEFALO E PROCRI, data in rappresentazione a
Verona nel 1688, si legge che
Opere Teatrali
I deliri per amore (Brescia, 1685); Il Licurgo ovvero Il cieco d'acuta vista (libretto M. Noris, 1685; poi Venezia, 1686); Enea in Italia (G. F. Bussani; Milano, 1686); Il demone amante ovvero Giugurta (M. Noris; Venezia, 1686); La Costanza gelosa negl'amori di Cefalo e Procri (Verona, 1688); Alarico, Re dei Goti (ivi, 1689); Almansorre in Alimena (G. M. Giannini; Bologna 1690); La pace fra Tolomeo e Seteuco (A. Morselli; Venezia, 1691; ripresa con alcune varianti come Il Seleuco, Roma, 1693); Alboino in Italia, in collaborazione con G. F. Tosi (G. C. Corradi; Venezia, 1691); Antonino e Pompeiano (Bussani; Bologna, 1691; per alcuni già Brescia, 1689); Il moto delle stelle osservato da Cupido (Padova, 1691); Venere travestita (A. Scappi; Rovigo, 1691; per alcuni Vicenza, 1692); Onorio in Roma (Giannini; Venezia, 1692); Jole, Regina di Napoli (Corradi; ivi, 1692); Marc’Antonio (Noris; Genova, 1692); Ibraim Sultano (Morselli; Venezia, 1692); Circe abbandonata da Ulisse (A. Aureli; Piacenza, 1692); La forza della virtù (D. Davici; Venezia, 1693); nuova versione con aggiunte di A. Scarlatti, col titolo di Creonte tiranno di Tebe, Napoli, 1699); Gli avvenimenti d'Erminia e di Clorinda sopra il Tasso (Corradi; Venezia, 1693); Alfonso I (Noris; ivi, 1694); Ottone (G. Frigimelica-Roberti; ivi, 1694); La schiavitù fortunata (F. M. Gualazzi; ivi, 1694); Amage, regina de' Sarmati (Corradi; ivi, 1694; per alcuni già 1693); Il pastore di Anfriso (Frigimelica-Roberti; ivi, 1695); L'Irene (Id., ivi, 1695; rifacimento di D. Scarlatti, con probabile aggiunta di scene buffe di M. Barbapiccola, Napoli, ca. 1704); La Falsirena (R. Cialli; Ferrara, 1695); Gl'inganni felici (A, Zeno; Venezia, 1695); Rosimonda (Frigimelica-Roberti; ivi, 1696); Tito Manlio (Noris; Firenze, 1696); Ercole in Cielo (Frigimelica-Roberti; Venezia, 1696); I regii equivoci (Noris; ivi, 1697); Il combattimento degli angioli (ivi, 1697); La forza d'amore (L. Burlini; ivi, 1697); L'Oreste in Sparta (P. Luchesi; Reggio Emilia, 1697); Amor e dovere (David; Venezia, 1697); Marzio Coriolano (Noris; ivi, 1697 o 1698); L'Ulisse sconosciuto in Itaca (Reggio Emilia, 1698); L'enigma disciolto, pastorale (G. B. Neri; ivi, 1698; ripresa fra l'altro come Gli amici rivali, con modifiche, Venezia, 1714); Tito Manlio (probabilmente Venezia, 1698);
Il ripudio d'Ottavia (Noris; ivi, 1699); L'oracolo in sogno, in collaborazione con A. Caldara e A. Quintavalle (F. Silvani; Mantova, 1699); Gl'amori tra gli odii o sia Il Ramino in Norvegia (M. A. Remena; Venezia, 1699); Il colore fa la regina (Noris; ivi, 1700); Lucio Vero (Zeno; ivi, 1700); Il delirio comune per l'incostanza de' genii (Id.; ivi, 1700 o 1701); L'inganno di Chirone (Milano, 1700); Le pazzie degli amanti, pastorale (F. Passarini; Vienna, 1701); Catone Uticense (M. Noris; Venezia, 1701); Venceslao (Zeno; Venezia. 1702); Ascanio (P. d'Averara; Milano, 1702); Le gare dell'india (Brescia, 1703); Il Giorno di notte (Brescia, 1703 o 1704); La Fortuna per dote (Frigimelica-Roberti; Brescia, 1704); Il Dafni (Brescia, 1704 o 1705); Statira (Zeno e Pariati; ivi, 1705); La fede ne’ tradimenti (G. Gigli, con varianti di G. Beretta; ivi, 1705); Filippo, Re della Grecia (P. G. Barziza; ivi, 1706); Flavio Bertarido, Re de’ Longobardi (S. Ghisi; ivi, 1706); La vendetta d'amore (Rovigo, 1707); La fede riconosciuta (?, 1707); Il falso Tiberino (Zeno e Pariati; Venezia, 1708); La pace fra Pompeiani e Cesariani (A. Aureli; ivi, 1708); L'Ergisto (Rovigo, 1708); Proserpina (Dusseldorf, 1708); L’Alcibiade, in collaborazione con F. Gasparini e F. Ballarotti (M. A. Gasparini; Milano o Bergamo, 1709; titolo originale L'eroico amore); Ginevra principessa di Scozia (A. Salvi; Pratolino, 1709); La ninfa riconosciuta (Silvani; Vicenza, 1709); Il Costantino Pio (P. Ottoboni; Roma, 1710); Amor per gelosia (ivi, 1710); Engelberta o la forza dell'innocenza (A. Zeno e P. Pariati; Brescia, 1711); L'infedeltà punita, in collaborazione con A. Lotti (Silvani; Venezia, 1712); Publio Cornelio Scipione (A. Piovene; ivi, 1712); Spurio Postumio (Id.; ivi, 1712); Peribea in Salamina (Vicenza, 1712); Eraclio, in collaborazione con F. Gasparini (P. A. Bernardini; Roma, 1712); Berenice e Lucilla, overo l'amar per virtù (da Zeno; Darmstadt, 1712); Semiramide (Silvani; Venezia, 1713); Marsia deluso, pastorale (Piovene; ivi, 1714); Il trionfo della costanza (Vicenza, 1714); Tetide in Sciro (C. S. Capece; ivi, 1715); Il Germanico (Barziza; Venezia, 1716); L 'innocenza riconosciuta (T. Malipiero; ivi, 1717); Farnace (D. Lalli; ivi, 1718); La figlia che canta, divertimento drammatico (Passarini; ivi, 1719); Astinome (Un Accademico Quirino (G. Lerner); Roma, 1719); Alessandro Severo (Ancona, 1720); L'Arminio (A. Salvi; Venezia, 1722). Inoltre La Rosinda, azione drammatica (G. Faustini; Vienna, 1685).
Oratori
La Fenice (Vienna, 1693), Triumphus verae crucis (Venezia, 1703), Samson vindicatus (ivi, 1706), Joseph in Aegypto (ivi, 1707), Convito di Baldassar (Roma, 1708), Davidis de Goliath triumphus (Venezia, 1718) Jefte.
Musica Sacra
Magnificat a 8 voci, 4 violini e continuo; Kyrie e Gloria a 6 voci e orchestra; 6 cantate spirituali latine e 1 italiana., per 1 voce e continuo; 24 arie con continuo; pezzi per 1 voce e continuo su testi in veneziano; pezzi per organo (sonate, capricci, fughe).
A cura di
Arsace |
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Ultimo aggiornamento: 22-10-21 |