Versailles: Emblema dello Splendore Barocco

L'influenza Francese dominante nel Barocco

La Reggia di Versailles è stato centro gravitazionale della storia ed anche della cultura europea per circa un centinaio di anni, che corrispondono più o meno alla presenza dei tre Sovrani che vi soggiornarono.

Una influenza europea certo che non ha avuto una intensità costante, ma sempre di influenza rilevante si parla: con l'avvento di Luigi XIV°, la Francia non abbandona il posto di primo attore nel palco europeo, se non per condividerlo e per poi riprenderselo. E la Francia si fonde nel Re stesso ed il Re in Versailles: si potrebbe vedere una identificazione fra questo complesso artistico ed l'Assolutismo stesso.

Se non più per storia, arte e forza militare contemporaneamente, la Francia era protagonista per almeno una di queste a turno nei secoli XVII e XVIII.

Si può quindi parlare in linea generale di supremazia francese in questi tre aspetti, con gli apici, le discese, ed i ritorni in auge su almeno uno di questi tre aspetti.

Dal Re Sole, la Francia, riassunta nel suo punto di convergenza del Re ed il Re fuso col suo mausoleo-santuario che è la Reggia di Versailles, splende. 

Versailles nella storia ha regnato come luogo per oltre 100 anni: se si considera che il Re Sole ha regnato per 72 anni: dal 1666 Versailles fu la sua dimora, sono 49 anni di potere assoluto, a cui si devono aggiungere quelli di Luigi XV°, altri 50 circa.

Poi dobbiamo sommarci una ventina d'anni per il regno di Luigi XVI.

Finisce di essere il centro della Francia e dell'importanza Europea con Ottobre 1789

Si consideri inoltre la rinomanza di Versailles già presente prima che divenisse la Sede Ufficiale dell'Assolutismo, in sostanza, europeo.

Non si deve dimenticare che il piccolo castello di Luigi XIII° era già circondato di giardini meravigliosi, luogo usato per sorprendere il visitatore che ne rimaneva ammaliato.

I giardini erano il luogo deputato alle feste dove ogni dettaglio lasciava esterrefatti in segno di ammirazione e stupore: fra questi piaceri, impossibile dimenticare la memorabile festa dedicata a Louise de la Valliere, I PIACERI DELL'ISOLA INCANTATA..

Gli anni dell'Assolutismo Francese hanno influenzato tutta Europa, su diversi piani, e per questo si può parlare, lo si ribadisce, di una influenza francese dominante: politica, usi, costumi, abiti d'epoca, giardini alla francese, architettura, decorazioni e boiseries, mobilia. Esiste, ed universalmente riconosciuto, lo Stile Luigi XIV°, Luigi XV° e Luigi XVI° nell'arredamento...

Universalmente ammirata la scrivania del Re a Versailles

Dal Re Sole poi la Francia non fu più di secondo piano, e se cedette la Supremazia Assoluta con il Re Sole, la condivise dopo con altre nazioni, e non abbandonò mai i riflettori, anche con la rivoluzione francese... tutti guardavano alla Francia... figuriamoci poi con Napoleone.....

Anche nel campo musicale, la Francia ha messo a segno molti colpi a livello europeo: la sua musica, che naturalmente è portata alla danza, ha permesso l'installazione nelle opere di varia estrazione territoriale extra-francese di danze e balli: ma fra tutti gli elementi della vasta panoramica musicale, uno ne è emblematico: l'Ouverture, pensata e creata da Jean-Baptiste Lully ed impiantata come apertura di Opere e Oratori (si pensi a Giovanni Bononcini, Handel per esempio). In alcuni casi vi sono anche dei minori non francesi che composero coi crismi "francesi", come per esempio Giovanni Giorgi, Antonio Brioschi e Pietro Torri

La musica straniera non attecchì mai in Francia, si volle preservare la tradizione nazionalistica sorta dalla volontà di Luigi XIV°, e perfettamente realizzata da Jean-Baptiste Lully (i testi sacri in latino venivano addirittura cantati colla pronuncia "alla francese" e questa pratica non solo dal periodo di Lully, ma fino all'epoca dell'ultimo sovrano assoluto francese: si pensi alla Messa di Incoronazione di Luigi XVI° e Maria Antonietta di François Giroust). 

Lo stile italiano, quello più diffuso in campo operistico, non attecchì in Francia: si ascoltarono certo delle arie dei castrati (si pensi, per citarne alcuni, Farinelli e Caffarelli ascoltati in Francia), si rappresentarono anche delle opere (ricordiamo che quelle di Handel erano conosciute in Francia, e che Giovanni Bononcini vi mise piede con la sua compagnia per alcune rappresentazioni delle sue opere), ma che la musica italiana influenzasse quella francese tradizionale non accadde mai (eccezione da ricordare forse Nicholas Chedeville e le 4 stagioni di Vivaldi).

La Francia era orgogliosa della sua identità, ritrovata grazie al lavoro di Richelieu e portata a compimento con Luigi XIV, anche in campo musicale.

Il modello della Reggia di Versailles ha rappresentato l'emblema da imitare, copiare, a cui riferirsi, per avere non solo una reggia degna di una monarchia ricca, ma anche il modo di rappresentare la potenza e le virtù dello stato nazionale che ogni paese voleva far vedere ai visitatori.

In sostanza la Reggia era un modo di rappresentazione dell'assolutismo da un lato e dall'altro un modo per affascinare in maniera strabiliante.

Una dipendenza ideale da Versailles è possibile riscontrarla nelle maggiori Residenze Reali, ma anche in qualche palazzo o villa nobiliare: imitazioni ed ispirazioni, ed a volte in vere e proprie copiature.

Versailles; Versailles sempre al centro dell'ideale dei sovrani europei... a volte una vera e propria ossessione tanto da voler gareggiare con la Reggia delle Regge. Ma non solo come arte, in tutte le sue forme, ma anche nei modi, nelle usanze, nelle raffinatezze che gli Dei che popolarono la Reggia possedevano....

Il Barocco francese viene denominato "classicismo", ossia uno stile classico, e proprio per etimologia "degno di imitazione" quale esempio di bellezza, di primo piano etc etc ....ed infatti fu così. 

I sovrani europei, coevi ma anche successivi al Re Sole, smaniavano per creare una Reggia come quella di Versailles... e non ci riuscirono.... Versailles fu l'unica Reggia che si identificò col Re e col Potere inteso non solo come potere politico, ma anche come punto culturale: non si diceva più "Il Re di Francia ha detto, ha proclamato, dichiara guerra, etc etc.", ma Versailles, quale termine che arrivava a far coincidere il potere, la personalità di una Nazione, su una manifestazione tangibile, un monumento di impatto (dove gravitavano uno schieramento di artisti) di imperitura concretizzazione fisica del potere della Francia, che sarebbe rimasto materiale anche dopo la dipartita dei Re.

Nessun palazzo o reggia nella storia arrivò a tanto, ossia a far sì che un luogo si identificasse con una nazione e col potere sovrano da essa esercitato.... inutili gli affanni degli altri che operarono in tal senso... Il Periodo dei Re assoluti francesi fu talmente gravido di bellezze che fecero grande la Francia tanto che si potrebbe anche azzardare che la Reggia sarebbe perfetta per essere anche oggi il simbolo della Francia, altro che Tour Eiffel, una fredda accozzaglia di ferri, per niente tanto antica (nel secolo 1800 eretta) oggi purtroppo simbolo di una nazione, che ha delle tradizioni e della cultura con radici ben più antiche...

Qui di seguito ci si pregia di nominare alcune di queste residenze Reali e non che possono vedersi in qualche modo subordinate a Versailles, che raccoglie, lo si rammenti, più stili al suo interno, non solo il Barocco classico, ma anche il Rococò di fine settecento.

L'influenza francese, anche dopo Luigi XIV°, si sostanzia anche in particolari canali: si riporta qui un link proprio da una pagina di un libro, QUI

Ecco qui un altro riferimento: nella sezione di questo pdf  sul giardinaggio e il giardino alla francese. Notare le date e la diffusione in "Edizioni e fortuna critica": ma in fondo è un dato che lo si può vedere con altri esempi di palazzi....

Versailles, Versailles e Versailles... sempre in qualche modo coinvolta.....sempre protagonista, anche all'estero, per differenti aspetti....credo che questa carrellata di esempi possano esser sufficienti....Il Re Sole come persona fisica non c'era più, ma la sua eredità artistica (eredità che continuò con i 2 Re successivi)... e fu modello imitato per molto tempo... anche per il rococò, che si sviluppò anche sotto Luigi XV°....

 

Il Palazzo di Postdam

Il Palazzo di Postdam, eretto, dopo la morte del Re Sole in Francia, da Federico Il Grande

Qui si legge: "Berlino era città ancora più grande di Leipzig, ma non aveva né un'università né un teatro. La residenza di Potsdam del re Federico II mirava ad imitare Versailles con la propria corte, quindi le rappresentazioni teatrali erano in francese, unica lingua ammessa a corte, e riservate esclusivamente all'aristocrazia."

Federico II, detestava Madame de Pompadour, favorita di Luigi XV° che regnava a Versailles, tanto che Franz II, in segno di disprezzo, diede nome Pompadour ad una cagnetta, cosa che offese molto la favorita, e fece l'ilarità della Corte a lei ostile...... ma senza divagare su questi succulenti dettagli, poi si trova nel Palazzo di Postdam  un gioiello di orologeria francese, tutto in una cascata d'oro, chiamato proprio Pompadour, ed acquistato successivamente alla morte della favorita da Federico II. Possedere quell'oggetto fu una gran sciccheria da parte di Federico, non solo perchè di ottima fattura, ma anche perchè legata all'entourage di Versailles.

Non dimentichiamo inoltre la presenza dei giardini "alla francese" che gravano su parte del parco di Postdam.....a dire il vero un marchio di dipendenza francese presente nella maggioranza delle Residenze Reali. Non c'è da stupirsi... A tutt'oggi, presso le boutiques del palazzo Nuovo di Postdam, esistono delle cartoline che rivelano il livello di "dipendenza" dall'originale francese: Infatti sulle foto del palazzo si riporta la scritta "Palazzo Nuovo di Postdam, la Versailles del Nord est"

 

Il Palazzo di Karlsruhe

Altra testimonianza: "..........Da Heidelberg si scende dritti a sud verso Karlsruhe, distante una quarantina di km. A metà strada si incontra Bruchsal, famosa per il suo palazzo arciducale barocco nel quale si trova uno "scalone d'onore" di geniale concezione. Il tutto è stato filologicamente ricostruito dopo la totale distruzione nella II guerra mondiale. Karlsruhe è nata verso la fine del XVII secolo quale residenza di campagna (Karlsruhe significa "il Riposo di Carlo": nomi di questo genere si davano spesso alle residenze principesche di campagna: - cfr. il "Sans Souci" di Federico II a Potsdam, i "Mon Repos", e simili) dei principi del Baden. E' una delle decine, forse centinaia, di imitazioni di Versailles che in quel periodo si costruivano in tutta Europa. ......" 

 

Villa Reale a Monza

Il modello della Reggia di Versailles servì come tale anche parecchi anni dopo la vita di Luigi XIV°: Qui informazioni aggiuntive.  

 

Il castello di Herrenchiemsee

Il modello di Versailles fu anche perseguito nell'ottocento.... infatti si può leggere da fonti in internet, che "Ludwig II (1845 - 1886), Re della Baviera amico e mecenate del compositore Richard Wagner, era più sognatore che Re: il suo castello Herrenchiemsee costruito tra il 1878 ed il 1886, situato su un isola del lago Chiemsee, è il risultato del tentativo di imitare Versailles"

Guardiamo, per esempio, qua informazioni aggiuntive: ma addirittura qui non si tratta più solo di imitare, ma di effettuare copie fedeli... lì c'è un'altra Galleria degli specchi... dalla foto sembra molto bella... ma si dovrebbe vedere ora quella di Versailles tutta interamente restaurata e completata nel 2007....

Un pregio tuttavia che non si può negare a questo palazzo di Ludwig II è la ricostruzione dello Scalone degli Ambasciatori

Questo elemento grandioso architettonico a Versailles oggi non è più presente, in quanto Luigi XV° lo fece abbattere nel 1752 per far posto alla creazione dell'appartamento destinato alla primogenita delle Figlie di Francia: Madame Adelaide.

 

La Reggia di Caserta

Tale reggia è eretta per gareggiare con Versailles...

(Qui informazioni aggiuntive)

Nella mente dei Sovrani, c'è questo senso di rivalità coi sovrani francesi, che si estrinseca anche attraverso una "gara" su chi possiede il palazzo più superbo....ed il punto di paragone rimane sempre Versailles. Quindi anche al di fuori della Francia si pensa a mettersi in competizione con un modello considerato universalmente "classico"....sebbene le forme siano differenti, è una esagerazione non ammettere che la Reggia di Caserta non abbia punti di "dipendenza" anche concreti, oltre che intenzionali, con Versailles: infatti lì vi è la Cappella Palatina, realizzata a imitazione della cappella di Versailles in cima allo Scalone d'Onore. 

Si aggiunga che il Vanvitelli che si rifà al modello dei giardini alla francese... ed ecco qua le informazioni aggiuntive

Il Palazzo di Het Loo

Eccone un altro esempio nei Paesi Bassi e qui informazioni aggiuntive.

 

Palazzo Ducale di Rivalta 

A Reggio Emilia, gli estensi realizzano il palazzo Ducale di Rivalta, iniziando la sua costruzione nel 1732... quando il Re Sole era già morto da 17 anni...Qui informazioni.

 

Il Palazzo de La Granja de Sant'Ildefonso

Ma non finisce qui: tocca alla Spagna, e sempre 16 anni dopo la morte del Re sole inizia la costruzione del Palazzo di Granja.... QUI

 

Villa Manin

In Italia, vi sono delle ville nei pressi della riviera del Brenta in Veneto: si tratta di Villa Manin che visse inizi di ampliamenti dal 1714 ad imitazione di Versailles....: QUI

 

Villa Pisani

In Italia, sempre lungo il fiume Brenta in Veneto c'è anche la bella Villa Pisani a Strà, provincia di Venezia, anch'essa derivante dal modello Francese di Versailles: si clicchi QUI

Supremazia dominante francese: questo si è cercato di spiegare ed argomentare in questa sezione, in considerazione di tutte queste esemplificazioni e testimonianze. La Francia, nel periodo Barocco, si estrinseca in cultura-arte-politica presi a modello dalle altre nazioni, e il tutto si riassume nel suo più superbo prodotto, che altro non è che la Reggia di Versailles, che incarna fisicamente l'Assolutismo dell'Ancien Régime nei più alti livelli.

 

A cura di

Arsace da Versailles

Torna alla Home

Torna a Versailles