Versailles è nata dalla caccia. Al di là della dimensione emblematica di
legame intrinseco con il potere monarchico, la caccia deve anche esser
percepita come sfida sportiva, ricerca di prodezze e di tempo dedicato
alla socializzazione.
Dei 3 sovrani appassionati di caccia, Luigi XV fu certamente il più
appassionato di lasciare i cani liberi contro l’animale cacciato in
corsa (tipo di caccia Laisser-courre), ed è così che bisognava concepire
l'ordine che il Re fece presso la manifattura dei Gobelins delle
Chasses Royales, di cui tre pezzi della tappezzeria sono conservati al
palazzo Pitti a Firenze, dove può esser ammirato l’integrale tappezzeria
dai colori molto ben conservati.
Cani, abiti spcifici, accessori da
caccia fanno eco ai decori della tappezzeria: esiste un ritratto della
Duchessa di Borgogna e di Madame Infante che ricordano uno spazio ben
reale, quando le cacce a corsa si arrestavano e delle dame della corte
partecipavano ai momenti di socializzazione legati agli spuntini,
favolosamente illustrati dal quadro “Le déjeneur de chasse”.
La caccia a tiro, meno conosciuta, invece era ugualmente apprezzata dai
sovrani che erano degli eccellenti fucilieri, ed il giornale di
Luigi XVI offre degli spettacolari conteggi degli animali presi dal Re.
La passione per la caccia dall'aristocrazia è legata anche alle
tetimonianze che certamente sia Luigi XIV e Luigi XV vollero lasciare
per i cari segugi che li seguivano in queste avventure che li
coinvolgevano nei boschi attorno alle dimore reali, non solo Versailles.
Di questi quadri brulica non solo Versailles, ma
anche il museo di Marly: i cani quali compagni di divertimento regali ed
aristocratico, tutti identificati con un nme ben preciso segno di
affetto ed anche di stima come collaboratori per la caccia.
La morte del cervo nello stagno di saint jean aux bois
Certamente c'è da pensare che alcuni boschi potessero esser insidie per
il giardino che circondava il Palazzo e per gli ammiratori dello stesso,
giardino che per esigenze di prospettiva e paesaggistica non poteva più
chiudersi dentro delle cinte murarie come ai tempi del medioevo, dove
esso era protetto dentro il castello.... la vista doveva perdersi verso
l'orizzonte o verso le foreste che circondavano i giardini alla francese
attorno ai palazzi... ma come fare per proteggere i passeggiatori da
attacchi di bestie feroci che potevano avvicinarsi affamate alle
residenze nobiliari, senza rovinare la vista con innalzamento di cinte
murarie?
Con gli ha-ha.....
un espediente che soddisfava vista e sicurezza... dei grossi buchi
rettangolari profondi ed abbastanza larghi da non consentire il salto
che qualche belva della foresta poteva fare in cerca di cibo
avvicinandosi alle residente nobiliari, tramite il giardino alla
francese.....
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1 - La Caccia
2 – Gli ultimi Tornei
3 – I Luoghi del divertimento
4 – La Commedia
5 – Il Concerto
6 – La Passeggiata
7 – Il Gioco
8 – Il Ballo
9 – Gli effetti del Meraviglioso
A
cura di
Arsace
da Versailles
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