Una parola che esprime l'essenza del barocco che non si potrà mai dissociare dalla leggendaria Reggia delle Regge, Versailles. Ai superlativi che la Reggia fa zampillare ovunque come l'acqua del suo impareggiabile ninfeo, in termini di paesaggistica, storia, pittura, scultura, architettura, letteratura, doraure e broderies, etichetta, raffinatezza e suprema eleganza, moda, musica, ebanistica, progresso scientifico, arte equestre, e stile si associa indissolubilmente anche questo epiteto: un solenne meraviglioso...
Ancor oggi, nelle occasioni politiche francesi di grande importanza il Presidente utilizza Versailles per solennizzare l'evento. Le fiabesche feste che si realizzarono alla Reggia di Versailles erano il risultato anche dell’ingegnosità e dei talenti di coloro che operavano alla fabbrica del Meraviglioso. A partire dai progetti e documenti antichi prodotti dai disegnatori dei Menus-Plaisirs, dagli accessori di teatro, come mari in tempesta, mostri, diavoli uscenti dal fuoco, divinità che scendono dai Cieli e sbrogliano le trame intricate delle tragedie (Deus ex Machina), sono stati ricostruiti a grandezza naturale a fini pedagogici nelle sale della Mostra presso la Reggia: la grandezza naturale di questi strumenti del meraviglioso infondono solo in parte ciò che poteva essere lo stupore e meraviglia dei congegni tutti assieme operativi e alla grandezza prevista dai progetti originali. E il meraviglioso brilla nei fuochi e nelle illuminazioni, illuminazioni con delle bolle di colore dell’ottagono del 1668, illuminazione della Corte di Marmo, per la rappresentazione dell’Alceste, illuminazione del Gran Canal nel 1674, le favolose illuminazioni dell’Hameau della Regina, mirabilmente rese da Hubert Robert e da altri artisti. Queste illuminazioni scintillanti divengono esse stesse delle architetture di fuoco e di girandole di luci mentre dei grandi fuochi d’artificio che hanno punteggiato la storia di Versailles, dal 1668 fino al matrimonio del Conte d’Artois nel 1773. Nella mostra si è potuto apprezzare la ricostruzione di un cantiere di teatro a volta cosa che permetteva di meglio comprendere gli effetti delle nuvole e glorie, che si muovevano grazie all'ingegnoso sistema di manovelle e puleggie. Infine, colpo di scena finale, l’iconografia delle illuminazioni e dei fuochi d’artificio, aggiungevano ancora, al grandioso ed al meraviglioso di queste feste, delle architetture effimere che si infiammavano di girandole multicolori o ancora migliaia di lumini scintillanti lungo i viali del Parco o del Gran Canal.
9 – Gli effetti del Meraviglioso
A cura di Arsace da Versailles
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